Esaurimento nervoso: cosa è e quali sono le cause?

L’esaurimento nervoso, la cui definizione medica è nevrastenia (o nevrastenia), consiste in uno stato mentale i cui sintomi principali sono la stanchezza (sia fisica che mentale), debolezza, fatica eccessiva, sintomi depressivi e difficoltà a concentrarsi, con conseguenze che possono impattare notevolmente sulla qualità della vita del soggetto che ne soffre.

In genere questa condizione di salute è temporanea, e comporta un forte turbamento emotivo, unito appunto a sensazione di stanchezza fisica e mentale.
L’esaurimento nervoso viene scatenato nella stragrande maggioranza dei casi dall’eccessivo stress: ecco perché si fa riferimento a questa condizione utilizzando spesso il termine esaurimento nervoso da stress.

Lo stato di stress può essere determinato da situazioni attinenti alla vita personale, come problemi relazionali o famigliari, economici, lutti, mobbing sul lavoro, problematiche di salute. Anche un solo evento può essere la causa di un esaurimento.

L’esaurimento nervoso da stress può essere motivato anche da cause contingenti, si pensi ad esempio allo stress causato da un trasloco, che è una delle motivazioni più diffuse di questa condizione. La stanchezza, l’eccesso di impegni, lo stress del cambiamento ed il sovraccarico mentale che accompagnano spesso il trasloco sono infatti – più spesso di quanto possa sembrare – alcune delle cause che possono portare ad un esaurimento nervoso.

I sintomi più comuni dell’esaurimento nervoso

sintomi dell’esaurimento nervoso possono essere diversi, ma in genere questa condizione è accompagnata da una forte stanchezza, sia fisica che mentale.
La persona che soffre di esaurimento nervoso è spesso quindi giù di morale, può apparire depressa, demotivata, così esaurita – appunto – mentalmente da non avere neppure sufficienti forze per poter svolgere le attività normali della vita quotidiana.

Sintomi tipici sono lo stato d’ansia, scarso interesse verso le attività quotidiane (anche verso quelle attività che in genere il soggetto trova interessanti), stanchezza, disturbi depressivi, smarrimento, affaticamento e disturbi del sonno, pensiero confuso, estrema fragilità emotiva. L’esaurimento può anche portare al verificarsi di sintomi fisici come ad esempio disturbi allo stomaco e alla digestione, aumento della pressione del sangue, vertigini e via dicendo.

Cosa fare in caso di esaurimento nervoso

Per prima cosa occorre farsi aiutare. Chiedere aiuto per portare a termine dei lavori che ci sembrano insormontabili non è indice di debolezza ma di forza. Un esempio pratico potrebbe essere, durante un trasloco,  farsi aiutare da ditte esperte che possono fare molto meglio di noi, oppure se non sappiamo ancora dove andare avvalerci di depositi e magazzini temporanei in cui lasciare le nostre cose in attesa di una nuova destinazione.

Nel caso in cui un esaurimento nervoso da stress si manifesti in modo tale da impattare negativamente sulla vita di tutti i giorni, ad esempio impedendo al soggetto di lavorare, svolgere i suoi affari personali e famigliari, è sempre bene rivolgersi ad un medico.

Se la stanchezza e la depressione che accompagnano questa condizione sono tali ad esempio da impedire alla persona di alzarsi dal letto, curare la propria alimentazione ed igiene, si è di fronte ad un caso in cui l’intervento medico è subito necessario.

Una valutazione psicologica permette di capire se la persona in questione è vittima di un esaurimento nervoso da stress e, di conseguenza, di impostare i successivi passi per un trattamento medico e/o psicologico, eventualmente anche con l’ausilio di farmaci ad hoc, che sia in grado di aiutarla.